Il 23 agosto di nove anni fa se ne andava Bruno Trentin. Per ricordarlo riproponiamo le sue belle parole su Auser
“Un sindacato che è abituato con gli strumenti della contrattazione, dell’iniziativa legislativa anche, a conquistare nuovi diritti sociali per tutti i lavoratori che rappresenta ha bisogno sempre più in questa fase di trasformazione profonda della società italiana di avere anche dei momenti di sperimentazione concreta, di un’attività associata, che realizzi – non solo rivendichi – non solo rivendichi una solidarietà fra diversi, che pratichi una solidarietà intorno all’esercizio dei diritti fondamentali. L’Auser rappresenta certamente una punta di lancia in questa direzione, perché è insieme un modo per recuperare alla vita attiva, alla vita di cittadinanza migliaia e migliaia di lavoratrici e di lavoratori anziani, di pensionati e di pensionate.
Ma è anche il mezzo col quale fare incontrare questi soggetti con altri soggetti che vivono molto spesso di frustrazione e di difficoltà analoghe a quelle degli anziani per costruire insieme a loro delle esperienze di autogoverno, di formazione culturale, di svago, persino di attività collettive organizzate, come quelle volte al restauro di alcuni ambienti naturali; domani – perché no – di alcuni centri di cultura o di arte che hanno bisogno di essere salvaguardati o ripristinati.”